Municipio
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Descrizione

Il comune di Osio Sotto è un comune italiano di 12 726 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella pianura centrale bergamasca e dista circa 10 chilometri in direzione sud-ovest rispetto al capoluogo orobico. Il comune di Osio Sotto si colloca sulla sponda orientale del fiume Brembo. Confina a nord con Osio Sopra, a est con Levate e Verdellino, a sud con Boltiere e Brembate, a ovest con Filago.

Storia

Si pensa che Osio Sotto sia strettamente collegato al nome della famiglia patrizia romana "Otia", o "Oxia", che venne ad abitare qui o che doveva avere vasti possedimenti in questa località.

Cenni storici e origine del nome Osio Sotto

A Bergamo, fino a qualche decennio fa, esisteva la via Osio, l'attuale via Moroni, una delle vie più spaziose e dritte della città bassa e che conduceva al centro cittadino. Una strada romana, in un primo momento, congiungeva Milano a Bergamo, passando da Trezzo, Marne e via "Ponte Corvo" sul Brembo. Essa interessava il territorio di Osio Sotto puntando poi su Sforzatica. Con le invasioni barbariche, il "pagus" di Osio Sotto si spopolò; subentrarono i Longobardi mescolandosi con la ridotta popolazione rimasta. Bisogna attendere fino al X secolo per avere notizie sul paese. E' proprio da collocarsi intorno al 1000 la rinascita di questo centro che, ricollegandosi al risveglio generale delle città e delle campagne, assunse posizione autonoma. Sorse così in Osio Sotto il castello dove gli abitanti che lavoravano nei campi, in caso di pericolo, per i sanguinosi episodi di guerra, si rifugiavano con il bestiame e provviste. Si costruì la chiesa, dedicandola a San Zeno. Osio Sotto divenne un centro assai importante sia per la sua posizione geografica sia per la ricchezza che riuscì ad accumulare, grazie anche all'estrazione del salnitro. Ma la superiorità raggiunta sottopose il borgo a gravi rischi ed a serie minacce.

Il suo territorio venne più volte devastato e la popolazione costretta a subire ogni sorta di malversazione e depredazione. Le prime scorrerie in Osio Sotto risalgono al 1299 ma le più atroci furono quelle del 1405, 1406 e 1407. Questi burrascosi eventi bellici, con le eterne contese tra Guelfi e Ghibellini, non domarono il paese. Nel 1596, anno della famosa relazione di Zuanne da Lezze, il castello era ancora saldamente al centro della vita cittadina. Il passaggio alla Repubblica Veneta segnò un periodo di relativa stabilità durante il quale vennero costruiti edifici di notevole importanza di cui si troveranno notizie nel prossimo paragrafo. Nel XVII e XVIII sec. Osio condivise nel bene e nel male le vicende che caratterizzavano la provincia di Bergamo e la Lombardia più in generale. Nel 1810 Napoleone fondò il Comune di "Osio Sotto e Uniti" con Boltiere e Ciserano ma l'esperimento durò pochi anni. Subito dopo la caduta dell'Imperatore i tre comuni tornarono autonomi, ma nel frattempo Osio potè ospitare, nell'attuale Piazza Agliardi, la caserma della Gendarmeria a cavallo. 

Nel corso dell'Ottocento, grazie alla fertilità del suolo, ricevette un forte impulso l'attività agricola che vide aumentare la produzione cerealicola e del lino. Contemporaneamente venne incrementato anche l'allevamento del bestiame e la gelsi bachicoltura. Al censimento del 1861 la popolazione residente raggiungeva le 1759 unità. Nei primissimi anni del novecento, nella zona della Rasica tra Osio Sotto e Sopra, nacque uno dei primi aerodromi d'Italia. La sua attività, sperimentale e pionieristica, si protrasse per circa un decennio, fino alla costruzione dell'aeroporto di Orio al Serio. Nel corso degli ultimi trent'anni, a seguito dello sviluppo edilizio e industriale della vicina zona di Zingonia, Osio è venuta ad avere una frazione recentemente collegata anche con una pista ciclo - pedonale. Di questa parte del territorio fa parte anche un importante struttura ospedaliera. Un'altra importantissima acquisizione, ottenuta con un enorme impegno umano prima ancora che amministrativo nel corso degli ultimi quindici anni, è il bosco dell'Itala: uno dei rari esempi superstiti nella pianura bergamasca.

Storia di un Castello

Che ad Osio esistesse un castello nel centro del paese lo sappiamo dalla notizia della sua presa da parte dei Colleoni nel 1407. 

Che il Castello non fosse troppo grande ce lo dice la relazione degli ambasciatori veneti sul territorio bergamasco appena conquistato da Venezia nel 1428 laddove si attesta che "terra de Usso habet modicum fortilicii", un piccolo castello. Che tale costruzione avesse la fossa, il muro o il "muraglio", una specie di terrapieno, il ponte con la relativa porta o "entrata", una torre e un "recetto" (luogo coperto normalmente usato come magazzino di prodotti agricoli e ripostiglio di arnesi vari) ce lo dicono a più riprese numerosi atti notarili del 1400-1500. Un castello piccolo, quindi, da paesetto contadino, un castello che comunque servì egregiamente da rifugio per animali e persone durante le scorrerie degli ultimi eserciti agli inizi del '500. Nel XVII secolo, però, mancando di un vero padrone il castello venne smantellato dagli abitanti, i quali ne riutilizzarono i materiali chi per alzare la casa, chi per fare un porticato, chi ancora una pergola. Rimaneva solo il fossato, sempre più degradato, e ad eliminarlo ci pensò il Comune alla fine del '600. Nei pressi era ubicato un mulino a due ruote sul Piccolo Serio. 
Passato dagli Agosti alla famiglia Arici, nel 1683 Don Giuseppe Arici faceva edificare accanto al mulino un piccolo Oratorio dedicato a S. Filippo Neri. La proprietà del complesso passò successivamente ai conti Colleoni. Tra i membri di questa famiglia va ricordato il già menzionato Marino Colleoni che fu Sindaco di Osio per molti anni verso la fine dell'ottocento. A lui si deve la costruzione dell'attuale Municipio (1885 - 87) e l'adesione del Comune alla società "del tram di Monza". Sul finire degli anni sessanta tutto il complesso delle proprietà Colleoni veniva demolito salvando però la chiesetta, poi donata al Comune. Una breve citazione merita l'attuale Piazza Agliardi che fu l'unica piazza del nostro paese almeno fino alla metà del Settecento quando, a seguito dei lavori di costruzione della nuova chiesa parrocchiale, venne definendosi la piazza della chiesa. La piazza del comune (così era comunemente chiamata nei secoli passati) si era formata in maniera irregolare dall'incontro delle strade più importanti che attraversavano il paese: la strada Bergamo - Milano incrociava qui la strada che portava a Verdello e quella che metteva al Pascolo e alla Rasica. Era dunque il centro di tutte le attività. 
Poco distante dalla vecchia piazza del comune sorge il monumento più importante di Osio Sotto: la Chiesa Parrocchiale dedicata al Patrono S. Zenone Vescovo di Verona e martire, scrittore ecclesiastico d'origine africana. A lui si attribuiscono più di un centinaio di "Sermones" nei quali combatte il paganesimo, l'arianesimo ed altre eresie. Morì nel 372 ca.

Strada del Tram

Si era nel non tanto lontano 1888 e una società di privati aveva iniziato i progetti per costruire una tramvia a vapore, ultimo ritrovato della tecnica per quel tempo, che da Monza, attraverso l'Isola e Ponte S. Pietro, giungesse a Bergamo.

L'iniziativa in paese fu accolta non senza opposizione ma la sua intrinseca positività e l'impegno del Sindaco Marino Colleoni fecero si che il progetto decollasse. La tramvia venne inaugurata il 12 febbraio 1890 con quattro corse giornaliere da Osio per Bergamo e Monza. Il suo percorso ricalcava le attuali vie Matteotti, Foscolo e Manzoni secondo l'indicazione del Ministero dei Lavori Pubblici. In quella zona da lì a poco nacque il quartiere omonimo.

Borgo Campellino

Già presente nel 1754, la piccola edicola campestre del Campellino era dedicata ai morti della peste del '600. Alla fine di quel secolo, essendo in cattivo stato fu restaurata e si colse l'occasione per affrescarne l'interno. La tribulina era ubicata non lontano da un piccolissimo borgo con una segheria, una fornace e un torchio da olio mosso dall'acqua della vicina brembilla. Quest'ultimo ha lavorato fino a cinquant'anni fa. Nel borgo ottocentesco si era andata affermando anche l'attività artigianale dei mastri sellai giunta fino ai giorni nostri con la famiglia Sciola.

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Modalità d'accesso

Attrezzato per l'accesso a persone portatrici di handicap con rampa d'accesso e ascensore.

Per arrivare al Municipio è possibile seguire queste indicazioni principali:

  • In auto, da Bergamo, prendere l'autostrada A4 e uscire a Capriate, poi seguire le indicazioni per Osio Sotto. Il municipio si trova in centro paese, con parcheggi pubblici nelle vicinanze.

  • In autobus, dalla stazione di Bergamo, prendere un autobus della linea ATB verso Osio Sotto, verificando gli orari e le linee specifiche, poiché possono variare.

  • In treno, utilizzare la stazione più vicina, Verdello-Dalmine, e da lì prendere un autobus o un taxi fino a Osio Sotto.

Una volta in centro, il municipio è facilmente raggiungibile a piedi.

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Indirizzo

Piazza Papa Giovanni XXIII, 1, 24046 Osio Sotto BG, Italia
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Orario per il pubblico

Lunedì : 08:00-12:00
Martedì : Chiuso
Mercoledì : Chiuso
Giovedì : Chiuso
Venerdì : Chiuso
Sabato : Chiuso
Domenica : Chiuso

Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2024, 12:09

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